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Anni senza perdono Postfazione di Iacopo Adami |
2022 12,00 euro
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LIBRO
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Siamo nella
Russia degli anni Trenta, in pieno stalinismo; in un tempo in cui
bisogna pensare allo zucchero e al petrolio, alle cimici nelle stanze,
alle code nelle farmacie già svuotate, quando la miseria agisce
nel cuore umano come una ferita segreta e la possibilità di
guarire è legata al successo della restaurazione economica,
che pur si auspica e si condivide. Ma l’individuo è solo
mentre le grandi idee invadono le strade. Un equilibrio difficile,
una coerenza messa a dura prova; un linguaggio che non si abbandona
mai, se non all’amaro realismo.
Victor Serge (Bruxelles 1890-Città del Messico 1945), giornalista e saggista, storico e romanziere, è una delle figure più affascinanti del movimento rivoluzionario della prima metà del Novecento. Anarchico in gioventù, poi bolscevico, partecipa alle vicende della rivoluzione d’Ottobre; schieratosi con Trotskij è deportato a Oremburg. Tra i primi ha denunciato nei suoi scritti gli orrori dello stalinismo. Muore in esilio. Tra le sue opere ricordiamo il celebre Memorie di un rivoluzionario, L’anno prima della rivoluzione russa, Vita e morte di Trotskij e il romanzo È mezzanotte nel secolo.
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