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John Wainwright La trappola
L’omicidio caotico e brutale di Clive Richardson
innesta il delicato meccanismo investigativo della polizia di Lessford.
L’appartenenza di Clive alla comunità gay della cittadina
inglese complica ulteriormente le indagini: pregiudizi, stigma e paura
si oppongono ai detective nella soluzione del caso. Non rimane che
scommettere. Una corsa affannosa alla ricerca del colpevole, dal cui
esito dipenderanno le carriere – e le vite private – dei
protagonisti. Attraverso la descrizione minuziosa e incalzante degli
interrogatori, Wainwright si dimostra abile nel rappresentare la variegata
gamma di personalità che compone il mondo della polizia investigativa,
estraneo ai non addetti ai lavori. La scelta delle domande, la violenza
e la comprensione, le pause e gli spazi, il tono della voce: tutto
è essenziale alla riuscita dell’interrogatorio perfetto,
tutto è funzionale per incastrare il colpevole. |
Christine Dwyer Hickey La moglie di Hopper Vincitore del Walter Scott Prize 2020
Michael è un ragazzino tedesco di dieci anni,
orfano di guerra, costretto a trascorrere l’estate nella villa
della sua benefattrice in compagnia del nipote Richie, solitario figlio
di un ufficiale americano ucciso in azione. Lasciati a se stessi,
i ragazzi conoscono la coppia che vive nel vicinato – il pittore
Edward Hopper e la moglie Jo – e tra di loro si instaura un’improbabile
amicizia. |
Francesca Guffanti La strana storia di Bric
Virginia scappa dal collegio dove è rinchiusa.
Arriva alla sua montagna di notte. Mentre è nascosta nella
stalla di casa, assiste alla caduta di un meteorite. |
Alice Rivaz Getta il tuo pane
Christine è una donna di cinquantasei anni che
non si è mai sposata. Lavora come impiegata e nel corso della
sua vita sembra aver fatto pace con la sua solitudine. Gli unici amici
che le sono rimasti sono gli uomini che ha amato e che in passato
l’hanno fatta soffrire… Questo suo equilibrio sfuma quando
sua madre diventa vedova e lascia Losanna per raggiungere la figlia
e vivere per sempre con lei a Ginevra. Di fronte a questo ricatto
morale, Christine combatte con il suo senso del dovere che le impone
di prendersi cura della madre, soffocando il proprio risentimento
nei suoi confronti. |
Yu Xiuhua Esserci ancora
I due racconti di Esserci ancora, sebbene apparentemente
distinti, rispondono entrambi a una necessità |
Vanina Sartorio Coni d'ombra
Sette istantanee caratterizzate da protagonisti di sesso,
età, origine ed estrazione lontani fra loro, compongono questa
raccolta di racconti. |
Giancarlo Mancinelli Pozzi Hand in cap. Delitti all'ippodromo
Il romanzo si ispira a un fatto di cronaca: il rapimento
del presidente della Società Corse, avvenuto nei pressi dell'ippodromo
di San Siro. Ambientato negli anni Settanta in una Milano dove agivano
le bande di Vallanzasca e Turatello, la vicenda parte dalle indagini,
subito indirizzate verso gli ambienti della malavita locale. Sei mesi
dopo il cadavere viene recuperato dal lago di Iseo. Al recupero assiste
anche il marchese Luigi del Roero, commissario agli Handicap all'ippodromo
e amico fraterno del presidente. |
Valentina Ricci L'alba sepolta
Davide è bello, bellissimo, un’opera d’arte.
Ha diciannove anni e il mondo è suo. A scuola lo conoscono
tutti, i compagni di squadra lo applaudono, le ragazze se lo contendono,
ignare dell’amaro finale che le attende. |
Massimo Vaggi Sarajevo novantadue
Aprile 1992, città di Sarajevo. Milo ha sedici
anni, gioca a pallone, va a scuola e fa la corte a Lana. Nella vita
che ancora per poco continuerà a essere normale, il padre lavora
come giornalista, Ibrahim l’allenatore sogna per il ragazzo
un futuro in una squadra importante, il professor Simo Zivanovic,
storico appassionato, tra una lezione e l’altra scrive di Jovan
il contadino, rapito nel 1531 dalle milizie di Alibeg per lavorare
alla costruzione della moschea del Bey. Ma Sarajevo è città
sull’orlo di un baratro, nonostante la finzione dei più,
e quando l’assedio inizia si frantumano le regole di ogni comunità.
Niente più scuola e pallone, dunque, e nemmeno più un
padre; solo granate, esplosioni, case dalle imposte chiuse dietro
cui nascondersi e vie con lamiere rabberciate tese tra i lampioni,
fragile barriera che vuole proteggere i passanti dalla vista dei cecchini,
non certo dai loro spari. Milo potrebbe fuggire, con l’aiuto
di un sergente del contingente Onu, ma non sa decidersi: cerca il
consiglio del professore, però Simo Zivanovic non è
più in grado dii mmaginare un destino qualunque nemmeno per
Jovan, personaggio di carta. |
Alessandra Patriarca L'uomo nel mezzo
Alla vigilia dei quarant’anni Luca è un
uomo sicuro di sé: piacevole, benvoluto, attraente. Ha un lavoro
che lo appassiona nel mondo dell’arte. Una vita ricca di interessi
e amici. Nessun rimorso, nessun rimpianto. E allora, chi gli ha spedito
quella maglietta color salmone? E perché un tale evento all’apparenza
innocuo, si sviluppa inesorabile in una persecuzione inquietante? |
Alice Rivaz Il cavo dell'onda
Quando l'amore non sboccia e rimane idealizzato, entrano in gioco le paure. In questo romanzo, Alice Rivaz ne mostra le ombre lunghe e non esita a esplorare le situazioni comiche, felici o tragiche che ne derivano. Opera della maturità artistica, Il cavo dell'onda, seguito di Come la sabbia (1946), è stato pubblicata solo ventuno anni dopo, come se Alice Rivaz avesse voluto prendersi il tempo e la distanza necessari per comprendere la situazione dell'Europa pre-bellica. Le sue profonde analisi delle aspirazioni e degli errori dei protagonisti possono essere letti indipendentemente dal romanzo che lo precede. Soprattutto se piacciono i contrasti creati dalla neve in primavera. |
Tatty. Un'infanzia berlinese Vincitore del premio Unesco del 2020, campione di vendite in Irlanda e in Inghilterra, inserito tra le 50 opere irlandesi più importanti degli anni Duemila, candidato al prestigioso Orange Prize e selezionato per il premio Hughes & Hughes come romanzo dell’anno
Il fortunato romanzo di Christine Dwyer Hickey, Tatty, racconta la storia di una ragazzina di Dublino che lotta per sopravvivere e crescere in una famiglia disfunzionale. Da quando la bambina ha quattro anni, fino ai suoi quattordici anni, la voce di Tatty evolve insieme alla sua percezione di quel che le accade intorno, permettendoci di entrare nei suoi pensieri e di osservare insieme a lei la fragilità della vita, ciò che gli adulti possono farsi l'un l'altro, e soprattutto ciò che possono fare ai figli. Tatty vive in una casa ordinaria insieme al padre, alla madre e ai fratelli tra le quali Deirdre. Ma nella casa aleggia anche un'altra presenza che Tatty sente, più che vedere: il conflitto tra i genitori e la crescente dipendenza dall'alcol. Ambientato a Dublino tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, Tatty è una cronaca del suo tempo. Il risultato è un romanzo sconcertante che continua ad accompagnare il lettore anche dopo molto tempo che ha richiuso il libro.
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John Galt Il parlamentare. Un’autobiografia
Il parlamentare è considerato il primo
romanzo politico |
William McIlvanney Docherty
Pubblicato nel 1975, Docherty è un intenso documento sulla Scozia del primo Novecento: una famiglia operaia, una città mineraria toccata dalla prima guerra mondiale e gli scioperi dei minatori negli anni Venti. Protagonista del romanzo è Tam Docherty, che assiste al lento disgregarsi della sua famiglia a causa dei contrasti insanabili con i figli Mick e Angus. In mezzo al crescendo dei litigi spicca la figura della moglie Jenny, testimone sensibile e figura di grande forza interiore. Ma il vero tema del romanzo è il racconto di un cambiamento epocale, tra un passato che muore e un Nuovo che si impone con la forza del potere padronale. Uno scontro dietro il quale il lettore di oggi non tarderà a riconoscere le lunghe ombre degli anni Ottanta, allorquando il governo di Margaret Thatcher provvederà a chiudere colpo su colpo i conti con i diritti dei lavoratori. Vincitore del Whitbread Award for Fiction |
Évelyne Pisier, Caroline Laurent La libertà all'improvviso
Mona Desforêt ha la grazia e la giovinezza delle
fate. In Indocina tutti gli occhi sono per lei. Nel frattempo il Paese
sta bruciando, preso tra l’occupazione giapponese, le infamie
e l’ascesa del Viet Minh. Così, insieme alla figlia Lucie
e al marito, un ufficiale di alto rango coinvolto con il regime di
Pétain, fugge in Nuova Caledonia. Nella nuova destinazione,
a Nouméa, i giorni sono scanditi da monotonia, ordinario razzismo
e nuoto in laguna. Lucie sta crescendo e Mona vive di sogni e immaginazione
fino al giorno in cui incappa nella lettura de Il secondo sesso
di Simone de Beauvoir. È la nascita di una coscienza, l’inizio
della libertà. Tornata in Francia da donna divorziata e indipendente,
Mona introduce la figlia alle lotte femministe e alla guerra per la
liberazione anticoloniale dei popoli. Da questo momento in poi, Lucie
coltiva un solo sogno: andare a Cuba. Non sa ancora che lì
incontrerà un certo Fidel Castro... |
Alice Rivaz Come la sabbia “Straordinaria, ineguagliabile Alice Rivaz,
riesce a nominare l’impresentabile della vita di donne e uomini
in poche pagine, quando altre e altri lo fanno, senza la stessa forza
e felice spudoratezza in poderosi saggi.” Questo secondo romanzo di Alice Rivaz, apparso nel
1946, ci invita a seguire, durante una manciata di giorni e notti
dell'inverno del 1928, l’esistenza di alcuni funzionari che
lavorano in un organismo internazionale a Ginevra. Le scelte private,
le aspettative tradite, le passioni brucianti dei protagonisti, in
special modo di Hélène Blum e André Chateney,
costituiscono un palcoscenico illuminato dietro il quale si muove,
implacabile e sinistra, la Storia. Cieca e sorda alle istanze collettive
che pure passano tra le sue mani, sotto forma di relazioni su scioperi
e proteste in gran parte dell’Europa, una collettività
privilegiata, al riparo dalla “disgrazia che bussa alle porte
dei loro vicini”, come scriverà Rivaz nel 1966, desidera
la propria felicità in termini individuali, come se il mondo
al di fuori dell’ufficio e delle relazioni private non fosse
che un’entità astratta. |
Sabrina Campolongo Il figlio
«Hanno trovato tuo padre.» Tommaso ha preso dal padre – Ottavio Manfrè,
il grande attore – gli occhi prodigiosi e la passione per la
recitazione. Da sempre vive nella luce abbagliante che avvolge la
figura pubblica, amata e incensata, e nelle ombre profonde che l’uomo,
il marito, il padre hanno lasciato dietro di sé. Ma ora che
Ottavio ha scelto di recitare in solitudine il suo ultimo atto, il
confronto non può più essere rimandato. |
Catherine Chidgey Il figlio perfetto
Germania, 1939. Due bambini osservano i loro genitori
mentre vengono inghiottiti dagli sconcertanti meccanismi del potere.
Sieglinde vive nell’agiata ignoranza della borghesia berlinese,
il lavoro di suo padre è censurare i libri asportandone le
parole proibite (“promessa”, “amore”, “pietà”...).
Erich è figlio unico e vive con la madre nella campagna rigogliosa
vicino a Lipsia, all’ombra di inquietanti domande senza risposta.
Entrambe le famiglie ambiscono alla purezza e alla perfezione che
guidano i buoni tedeschi. I bambini si incontrano mentre
le speranze della Germania nazista per un futuro glorioso cominciano
a crollare, e trovano temporaneo rifugio in un teatro abbandonato,
in mezzo alle macerie di Berlino. Là fuori, bianche lenzuola
sono appese alle finestre; in tutta la città la gente parla
della resa. |
Raffaella Musicò Con la paura ci mangiamo la notte
In una Milano dissolta in particelle solitarie, Giulia, Yumiko, Elena e Roberta affrontano il nodo emotivo che le ha condizionate per tutta la vita. Insoddisfatte nel profondo, arrabbiate ma arrese al pantano dei loro giorni, si sfiorano in incontri all’apparenza superficiali, senza rendersi conto della rete che comincia ad avvolgerle, costringendole a riemergere e a fronteggiare se stesse. In una notte rischiarata dal raggio livido di una luna piena, la sopraffazione insensata su un essere indifeso, il cane di Amedeo, spezza le ombre lunghe della loro paura. L’odio e il dolore per un’ingiustizia efferata si propagano tra le maglie della rete che si stringe senza scampo attorno a loro e irrompono nel vuoto di sogni: con la paura ci mangiamo la notte. |
Christine Dwyer Hickey Farley
Farley è un anziano dublinese, dal corpo fragile
ma dalla mente affilata come un rasoio. Svegliandosi nel cuore di
una gelida notte di gennaio, si ritrova riverso sul pavimento del
bagno, paralizzato. Mentre elabora piani per il proprio salvataggio,
la sua mente comincia a risalire il passato, portandoci con lui. |
Alice Rivaz La pace degli alveari “Per me Alice Rivaz è una vera sorella
di femminismo”
“Credo di non amare più mio marito”.
Così si apre il diario segreto di Jeanne Bornand, moglie e
lavoratrice, donna che è stata amante e amata e che si ritrova,
ancora giovane ma vicina a non esserlo più, faccia a faccia
con la sua estraneità alla vita cui le sue scelte l’hanno
condotta. A finire implacabilmente sotto accusa è il matrimonio,
nella sua prosaicità, nel suo insanabile scollamento dall’amore,
ma una volta cominciato sembra che Jeanne non riesca più a
fermarsi. L’intera società degli uomini, di cui le donne
sono al tempo stesso vittime e complici, finisce sotto la sua critica
spietata, tanto più feroce perché tinta della più
lucida ironia. |
Iacopo Adami Capolinea
Il cadavere di Salvatore Ciaramelli viene rinvenuto
all’interno di un cantiere della Mainoldi Costruzioni, l’azienda
che detiene il monopolio del settore edile a Milano per gli interventi
di riqualificazione urbana, concomitanti alla Fiera della Modernità.
La causa della morte è un colpo di pistola alla testa. Il suo
amico |
John Wainwright Anatomia di una rivolta
L’omicidio di un giovane delinquente nero è
il primo evento a Beechwood Brook che pone la polizia locale, sotto
il comando del sovrintendente capo Tallboy, in una situazione sempre
più difficile da gestire. La madre del morto assume l’avvocato
William Heilprin, un agitatore più interessato a far esplodere
un caso politico e razziale che non a cercare giustizia. Consapevole
dei rischi che la gestione di un’indagine come questa comporta,
Tallboy avvia l’inchiesta seguendo la pista più probabile,
quella di una resa dei conti tra bande rivali. Ma più l’inchiesta
scende in profondità, e più Tallboy comprende che il
colpevole sia da ricercare altrove. Un’ipotesi che potrebbe
porlo di fronte a una verità agghiacciante. Nel frattempo,
la cittadina sembra esplodere: uno stupro di gruppo e un omicidio
per vendetta, fungono da cassa di risonanza alla naturale rabbia e
alle frustrazioni di tutti i gruppi etnici. Ne nasce una violenta
sommossa che avrà il merito di sollevare dallo stato di latenza
la verità sociale, che fino a quel momento ribolliva sotto
l’apparente tranquillità della normale routine di Beechwood
Brook. |
Sabrina Campolongo Emma B
La vita di Emma sembra essersi assestata sul binario
della prevedibilità: madre di due figli avuti da due padri
diversi – il primo, Cristian, da un uomo affascinante quanto
inaffidabile, la seconda, Elisa, dall’attuale marito che è
l’antitesi del precedente – conduce un’esistenza
insipida nella provincia brianzola, appena rischiarata dalle soddisfazioni
materne e da inconfessati acquisti di capi di lusso a prezzo d’occasione.
Anche la crociera con la famiglia, ottenuta grazie a un caso fortuito,
sembra destinata a essere l’ennesima esperienza frustrante,
fino a che, una sera, si rivela, totalmente inatteso, il talento canoro
di Elisa. La scoperta potrebbe essere la svolta insperata, l’accesso
a un mondo su cui Emma ha solo fantasticato, allo scintillante ambiente
della tv, attraverso il più popolare dei talent. Non resta
che farlo accadere. |
Rinomata Offelleria Briantea Ventinovecento
Difficile definire con precisione il genere di Ventinovecento. È un’escursione negli anni Novanta di chi, in quei dieci anni di fine millennio lì – tra la diretta TV del botto di Senna al Tamburello e quella del botto delle Torri Gemelle – si è giocato bene o male il ruolo di “teenager”. È una lettera – d’odio più che d’amore – indirizzata a una provincia in cui si nasce e non si cresce mai per davvero: Monza e Brianza (codice di avviamento postale 20900), con tutti i berlusconismi e i Gran Premi di Formula Uno del caso. È, per usare un avverbio tanto caro alle fabbrichette di quella terra, “tecnicamente” un romanzo di formazione – per quanto destrutturato e tenuto assieme giusto giusto da una sottile linea bianca – in cui si salta avanti e indietro attraverso la memoria confusa dei quattro protagonisti Sauzer, Patrese, Braulio e Trentatré: amici, consumatori, imprenditori, Power Rangers. È un’arancia meccanica di droghe, di aneddoti, di noie, di giraffe che prendono fuoco e di “altre cose così: per ridere”. Anche se da ridere, alla fine, c’è solo a sproposito. |
Raymond Williams Terra di confine
Harry Price ha lavorato per anni come ferroviere nel
villaggio gallese di confine di Gynmawr. Quando viene colpito da un
infarto, suo figlio Matthew, ricercatore a Oxford, fa ritorno nella
piccola e chiusa comunità in cui era cresciuto prima di recarsi
a Londra per laurearsi. Mentre Harry giace in camera sua in una silenziosa
sofferenza, il figlio rivive i giorni della sua infanzia e dell’adolescenza,
rendendosi conto di quanto i lunghi anni trascorsi a Londra lo abbiano
allontanato dalle sue radici. Anche Gynmawr sta cambiando. La vecchia
stazione ferroviaria è in procinto di essere chiusa, le nuove
regole del mercato hanno cambiato la mentalità delle persone
e il paesaggio. Morgan, il migliore amico e compagno di lotte del
padre durante lo sciopero ferroviario, oggi è divenuto un ricco
industriale. Malgrado ciò, anche grazie al recuperato rapporto
con Harry, Matthew cerca di rintracciare dentro di sé quei
valori e quella cultura, che lo hanno reso quel che è oggi.
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James Robertson Solo la terra resiste
Michael Pendreich è alle prese con l’allestimento
di una mostra di fotografie dedicata al padre Angus, famoso fotografo
morto da pochi anni. Mentre cerca di dare un ordine alle immagini,
Michael si interroga. Quale storia vuole rappresentare raccogliendo
queste foto? Quella del padre, la propria, o quella della Scozia?
O quella degli individui catturati nel corso degli anni dalla lente
del suo celebre genitore? Il vagabondo senza casa che colleziona ciottoli;
il veterano di guerra e il bottegaio asiatico che lottano per migliorare
le condizioni di vita delle proprie famiglie; il deputato conservatore
con una passione segreta, e la sorella che lo odia e cerca di rovinarlo;
l’agente dei servizi segreti tradito dai colleghi; le numerose
figure femminili alle prese con un mondo maschile fatto di soprusi.
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Christine Dwyer Hickey Tatty
Tatty è il ritratto, devastante quanto
esilarante, di una famiglia problematica e marchiata dall’alcool,
nella Dublino degli anni ’60/70, dipinto dalla voce vivace e
carismatica di una bambina. Con brutale onestà, Tatty racconta
la storia della sua vita con l’amato, inconcludente pa-pà,
con la tormentata mamma, i suoi quattro fratelli, tra i quali Deirdre,
la “bambina speciale che Dio ci ha mandato perché ci
ama tanto e sa che può fidarsi di noi per badare a lei”,
e la folla benintenzionata quanto inadeguata di zie e amici di famiglia.
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Suzanne Dracius Rue Monte au Ciel
Uscito in Francia nel 2003, Rue Monte au Ciel comprende nove racconti, disuguali per ambientazione, consistenza e datazione, ma organicamente accomunati da una serie di elementi che riescono a creare un universo coerente. Con questa raccolta, Suzanne Dracius si riallaccia, per i contenuti e per il linguaggio, alla grande tradizione caraibica del racconto orale. In tutte le novelle emerge una figura femminile colta di fronte a un incontro o un evento inatteso, minaccioso o degradante, che lei riesce però a fronteggiare dando prova di coraggio, autodeterminazione e volontà di sottrarsi alle costrizioni morali e sociali imposte alla donna. Le eroine descritte in questo libro rappresentano altrettanti archetipi della donna delle Antille, combattuta tra il desiderio di emanciparsi, come donna e come meticcia, e l’esigenza di non essere emarginata dal proprio contesto socio-culturale. |
Sabrina Campolongo Ciò che non siamo Un romanzo che esplora le contraddizioni dell’amore
Cinque storie, frammenti di vite separati dal tempo, compongono il romanzo di una famiglia. Un intreccio che si apre con la perdita dell’innocenza del figlio, Vittorio, il cui ingresso nel mondo adulto è marcato dall’arrivo in famiglia di Lyuba dagli occhi di ghiaccio, che porta nel sangue il veleno di Chernobyl e di altre catastrofi. Con la scoperta della potenza incendiaria dell’amore arriva anche quella dell’insidiosità delle relazioni, dell’inganno che le intossica. Inganno vissuto dalla madre, Milena, che in una domenica mattina di fine estate lotta tra il bisogno di essere se stessa e l’attaccamento al porto tranquillo degli affetti, tra due opposte definizioni di fedeltà. La paternità sancisce invece, per Andrea, il difficile passaggio dall’età dei progetti a quella delle perdite.... |
Giuseppe Ciarallo Le spade non bastano mai Contro la vita (e la morte) le spade non bastano
mai!
Due giovani intrappolati in un amore virtuale, uno zombie
alle prese con la burocrazia, un uomo che si esprime per proverbi,
il folle sosia di una star internazionale, un appassionato razzista,
un impiegato che osserva sgomento l’indifferenza generale di
fronte a una notizia apocalittica. Questi, e altri strambi personaggi
popolano le pagine dei ventidue racconti di questa raccolta. |
Massimo Vaggi Gli apostoli del ciabattino Un intenso racconto umano
Giuseppe ha solo otto anni quando il padre Dante capisce
che da lui non potrà aspettarsi niente di buono: è svagato,
testardo, e non apre mai bocca. Eppure sa parlare, e soprattutto sa
ascoltare. La sua educazione alla vita sono le storie che la madre
racconta, di contadini furbi e santi irosi, animali da cortile e uomini
selvatici. Faticosamente diventa adulto, e anche se in famiglia nessuno
si occupa di politica, se Giuseppe non vive che nelle sue fantasie,
se Dante non pensa ad altro che al grano e alla canapa, nessuno può
preservarsi dal contagio che intorno si diffonde come peste: sono
gli anni Venti, e nelle campagne del bolognese esplode lo squadrismo
delle camicie nere. E Giuseppe è chiamato a partire soldato
per portare la ‘civiltà’ agli abissini. |
Walter G. Pozzi Carte scoperte Il racconto di un moderno Mattia Pascal
A sessantadue anni Mario sembra aver ritrovato il proprio
equilibrio: si è buttato alle spalle sei mesi di carcere per
piccoli reati fiscali e il divorzio chiesto dalla moglie. Sbarca il
lunario grazie all’abilità con le carte frequentando
un circolino di anziani nostalgici del Pci, con i quali condivide
la fede politica, e vive ospite di una giovane amica sempre in viaggio
per affari. Finalmente, creditori e cartelle esattoriali hanno perso
le sue tracce. |
William McIlvanney Il regalo di Nessus Dal vincitore del Premio Whitbread per la Narrativa Il lavoro sta lentamente uccidendo Eddie Cameron. “C’è un senso di crescita morale in A Gift
from Nessus capace di elevarsi dall’ordinario… spaventosamente
sincero e commovente.” “Uno dei maggiori doni che McIlvanney ha ricevuto come
scrittore è stato l’umanità infallibile che sa
dare ai suoi personaggi, anche al più disperato.”
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John Wainwright Stato di fermo Il romanzo noir da cui sono stati tratti i film
In una stazione di polizia dello Yorkshire, il detective
Lyle torchia il mesto funzionario pubblico Barker. La posta in gioco
è alta, vale la vita o la morte della prossima piccola vittima.
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Fulvio Capezzuoli Nel nome della donna La nascita dello scontro tra Islam e Cristianesimo Anno 1090 dell’era moderna. Terminato il periodo di praticantato Caterina riceve la proposta di insegnare alla Scuola Medica di Salerno, dalla quale il suo maestro Afflacius si è allontanato perché un tempo, prima della conversione, era musulmano. Sono gli anni in cui le guerre per la conquista del Santo Sepolcro interrompono la collaborazione tra culture diverse: da questo momento i musulmani diventano “gli infedeli” e tutto il lavoro che per secoli ha portato cristiani, musulmani, ebrei e laici a operare per la crescita della scienza medica, si interrompe... |
Davide Corbetta La mela marcia Il primo romanzo italiano su Tangentopoli
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Honoré De Balzac Un tenebroso affare Un fatto misterioso, un’inchiesta-depistaggio,
un processo spettacolare per una storia del 1804 che parla di oggi.
Sullo sfondo: aristocratici, borghesi, popolani e, sopra tutti, la
figura di Napoleone Bonaparte. |
Massimo Battisaldo e Paolo Margini Romanzo della realtà, Decennio rosso è il primo tentativo di mostrare i cosiddetti ‘anni di piombo’ ponendosi dal punto di vista di chi compì la scelta rivoluzionaria della lotta armata. E lo fa cercando di rispondere a quella domanda che la politica e la storia contemporanea tutt’oggi rifiutano di porsi: perché migliaia di giovani, negli anni Settanta, hanno contestato il potere costituito, i vecchi schemi sociali e le antiche gerarchie, fino al punto di mettere pesantemente in gioco la propria vita e imbracciare le armi? ... |
Massimo Vaggi Sarajevo novantadue Aprile 1992, città di Sarajevo. Milo ha sedici anni, va a scuola, gioca a pallone e fa la corte a Lana. Suo padre è giornalista, il suo allenatore Ibrahim sogna per lui, portiere dalle doti straordinarie, un futuro in una squadra importante; il suo professore Simo Zivanovic, storico appassionato, tra una lezione e l’altra scrive di Jovan il contadino, rapito nel 1531 dalle milizie di Alibeg per lavorare alla costruzione della moschea del Bey. Ma Sarajevo è città sull’orlo di un baratro, nonostante nessuno se ne renda conto. L’assedio inizia, e scardina da subito le regole di ogni spazio... |
Elvia Grazi, Antonio Prade Senza ragione Nadia spedisce una lettera di addio alla cugina quindi
rientra in casa e si toglie la vita. La vicenda sembra chiudersi qui,
nel freddo dispaccio di polizia che bolla il caso come suicidio. |
Walter G. Pozzi L'infedeltà Marzio e Chiara, David e Norma. Elena, Oscar. Amore e fedeltà. Infedeltà e amore. La logorante incertezza di un rapporto che si vorrebbe invariato negli anni. Il desiderio di una storia che possa continuare a rinnovare le emozioni degli inizi, e la consapevolezza della sua impossibilità. Il cinismo di chi crede nella periodicità degli amori. Il romanticismo inutile di chi si ostina a tenere in vita una relazione che ha perduto da tempo la freschezza originaria... |
Walter G. Pozzi Il corpo e l'abbandono Un giovane critico letterario viene svegliato di soprassalto
da un sogno ricorrente da tempo. Apre gli occhi. Accanto a lui, il
suo amante; un uomo ormai anziano, fatalmente baciato dalla fortuna
e dalla notorietà. I due si guardano, a lungo, intensamente,
e il giovane comprende che è giunto il momento di rivelargli
il proprio angosciante segreto. |