2019
Narrativa
166 pagg.
ISBN: 9788899699307
15,00 euro
ACQUISTA
LIBRO
(al prezzo scontato di 13,00 euro)
L'Autore
Rassegna stampa
La
bottega dei libri
Barbara Recupito
“Capolinea” di Iacopo Adami
25 luglio 2019
(leggi)
|
Il cadavere
di Salvatore Ciaramelli viene rinvenuto all’interno di un cantiere
della Mainoldi Costruzioni, l’azienda che detiene il monopolio
del settore edile a Milano per gli interventi di riqualificazione
urbana, concomitanti alla Fiera della Modernità. La causa della
morte è un colpo di pistola alla testa. Il suo amico Costanzo,
ispettore di polizia, è deciso ad andare fino in fondo all’accaduto,
nonostante le pressioni esercitate dai superiori per insabbiare il
caso. È l’inizio di un percorso che lo porta a immergersi
in un vortice di interessi tra economia, politica e crimine organizzato.
Ma non solo i pericoli del presente affliggono Costanzo. Nel suo passato
si cela, infatti, un evento traumatico, riportato a galla dall’omicidio
di Salvatore. Intanto, Milano continua la sua corsa all’ammodernamento,
riflesso della trasformazione di cui soffrono molti dei personaggi
che animano questo romanzo – prima protagonisti del fermento
culturale e politico degli anni Settanta, ora grigie comparse sullo
sfondo di una città vetrina, priva di identità e dimentica
della sua storia. Come possono le generazioni più giovani –
rappresentate da un altro amico di Salvatore, il ventottenne Milo
– trovare rimedio alla propria inconsistenza?
La chiamata di Tereo poteva significare una cosa
sola. D’improvviso ebbe paura. Incredibile, pensò. La
morte che si portava dentro non lo aveva mai spaventato tanto. Non
per il morire in sé, ma perdere la gioia di vivere che Luule
aveva iniettato nel suo sangue, questo sì lo terrorizzava.
Era una felicità giovanile; forse l’amore ha sempre a
che fare con la giovinezza, e forse è giusto che arrivi tardi
nella vita. Come se fosse l’ultimo dono.
Il cantiere dove Tereo lo attendeva era poco oltre la Darsena. Si
accorse che l’asfalto aveva preso a punteggiarsi di macchioline
scure. Rallentò l’andatura e offrì il viso alla
pioggia. Le luci che coloravano la superficie del naviglio sembravano
donare maggiore rapidità allo scorrere dell’acqua. Più
vai avanti con gli anni, più torni indietro coi pensieri. Non
che il passato sia un luogo più caldo e sicuro del presente.
È solo che quando ci torni, hai sempre l’impressione
di avere abitato a lungo in quelle profondità. Come qualcosa
di veramente e solo tuo per quanto popolato possa apparire. Quella
dentro il ricordo non è mai una passeggiata solitaria.
L'Autore
Iacopo Adami è nato alla
fine dell’Ottocento ventisette anni fa, in un punto precisato
tra Milano e Mosca. Esteta del fallimento fin dai primi vagiti, è
piuttosto naturalmente approdato alla scrittura. Nella sua giovane
vita ultracentenaria ha prestato in modo recidivo quanto riottoso
la sua penna e le sue pungenti metafore a diverse forme di mercimonio
che non hanno inspiegabilmente fiaccato i suoi ideali. Al momento
urla e scrive testi in una band post punk post grunge post moderna
(?) di nome Dura Madre, senza mascherare i suoi doppi fini. Ha scoperto
a sue spese che spiegare la teoria del plusvalore non funziona con
le ragazze, ma tende malgrado tutto a dimenticarsene. Questo suo romanzo
d’esordio, per ragioni che non staremo qui a precisare, gli
è costato due mandibole rotte e un maglione di lana di foggia
norvegese.
|