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Materiali per la stampa
Nadia Rizzo, Valentina Villa Tra sogno e realtà
Questa Graphic novel propone sette racconti i cui
personaggi attraversano la propria vita combattendo contro le
pulsioni del proprio Es nel tentativo di dominarlo. Tra questi
protagonisti, saranno proprio coloro che riusciranno a trovare
una mediazione tra le forze del Super Io e le intemperanze asociali
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Valerij Brjusov Racconti dell'Io
Una scelta fra i migliori racconti pubblicati da Valerij Brjusov dal 1907 al 1913. Alla loro uscita suscitarono infinite polemiche, a causa della cruenta e inusitata rappresentazione di eccessi e perversioni umane; spesso mostrate sovrapponendo i piani del sogno e della realtà e così precorrendo, in qualche modo, la psicanalisi. I suoi personaggi riescono a compenetrare vari mondi. Uno trasforma il sogno in una realtà desiderata, un altro vuole “vivere” la realtà dello specchio, provare a essere l’immagine-schiava del proprio Io; mentre Anna, giovane commessa, si estranea dalla propria realtà, popolata di esseri brutti e insulsi, per sentirsi felice in un ambiente fatto di articoli di cartoleria. In altri racconti Brjusov propone in chiave moderna l’eterna tematica dell’eros, attraverso una conoscenza sottile della dinamica dei sentimenti; anche l’eros può aprire una porta d’inizio o finale, di vita e di morte. E sono sempre le donne che spariscono, che muoiono, che dopo essere state abbandonate ricompaiono improvvisamente per suscitare un forte sentimento negli uomini. Racconti di straordinaria bellezza che hanno valso a Brjusov il titolo di “Edgar Allan Poe russo”.
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Giancarlo Mancinelli Pozzi Hand in cap. Delitti all'ippodromo
Il romanzo si ispira a un fatto di cronaca: il rapimento
del presidente della Società Corse, avvenuto nei pressi
dell'ippodromo di San Siro. Ambientato negli anni Settanta in
una Milano dove agivano le bande di Vallanzasca e Turatello, la
vicenda parte dalle indagini, subito indirizzate verso gli ambienti
della malavita locale. Sei mesi dopo il cadavere viene recuperato
dal lago di Iseo. Al recupero assiste anche il marchese Luigi
del Roero, commissario agli Handicap all'ippodromo e amico fraterno
del presidente.
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Victor Serge Anni senza perdono
Siamo nella Russia degli anni Trenta, in pieno stalinismo;
in un tempo in cui bisogna pensare allo zucchero e al petrolio,
alle cimici nelle stanze, alle code nelle farmacie già
svuotate, quando la miseria agisce nel cuore umano come una ferita
segreta e la possibilità di guarire è legata al
successo della restaurazione economica, che pur si auspica e si
condivide. Ma l’individuo è solo mentre le grandi
idee invadono le strade. Un equilibrio difficile, una coerenza
messa a dura prova; un linguaggio che non si abbandona mai, se
non all’amaro realismo.
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Giuseppe Ciarallo, Manlio Truscia Zappa. Il fumetto
Il caleidoscopico universo (a fumetti) di Frank
Zappa: un diario enciclopedico, un racconto, dodici testimonianze
in bianco e nero di musicisti e amici quali Edgar Varése,
Steve Allen, Ray Collins, Jimmy Carl Blake, Ruth Underwood, Howard
Kaylan, Mark Vollman, Ritchie Blakemore, Guido Harari, Kent Nagano,
Massimo Bassoli, Tanino Liberatore, Fabio Treves, Matt Groening.
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Valentina Ricci L'alba sepolta
Davide è bello, bellissimo, un’opera
d’arte. Ha diciannove anni e il mondo è suo. A scuola
lo conoscono tutti, i compagni di squadra lo applaudono, le ragazze
se lo contendono, ignare dell’amaro finale che le attende.
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Massimo Vaggi Sarajevo novantadue
Aprile 1992, città di Sarajevo. Milo ha sedici
anni, gioca a pallone, va a scuola e fa la corte a Lana. Nella
vita che ancora per poco continuerà a essere normale, il
padre lavora come giornalista, Ibrahim l’allenatore sogna
per il ragazzo un futuro in una squadra importante, il professor
Simo Zivanovic, storico appassionato, tra una lezione e l’altra
scrive di Jovan il contadino, rapito nel 1531 dalle milizie di
Alibeg per lavorare alla costruzione della moschea del Bey. Ma
Sarajevo è città sull’orlo di un baratro,
nonostante la finzione dei più, e quando l’assedio
inizia si frantumano le regole di ogni comunità. Niente
più scuola e pallone, dunque, e nemmeno più un padre;
solo granate, esplosioni, case dalle imposte chiuse dietro cui
nascondersi e vie con lamiere rabberciate tese tra i lampioni,
fragile barriera che vuole proteggere i passanti dalla vista dei
cecchini, non certo dai loro spari. Milo potrebbe fuggire, con
l’aiuto di un sergente del contingente Onu, ma non sa decidersi:
cerca il consiglio del professore, però Simo Zivanovic
non è più in grado dii mmaginare un destino qualunque
nemmeno per Jovan, personaggio di carta.
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Jacques Dupuis Storia della paternità
L’uomo è sempre stato padre? Qual è
l’origine dei tabù dei nostri giorni? Jacques Dupuis,
storico, geografo, etnologo e antropologo, ci racconta la nascita
della presa di coscienza della paternità. Attraverso testimonianze
letterarie, archeologiche ed etnologiche, Dupuis delinea l’esistenza
di una “Età aurea” della
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Alessandra Patriarca L'uomo nel mezzo
Alla vigilia dei quarant’anni Luca è
un uomo sicuro di sé: piacevole, benvoluto, attraente.
Ha un lavoro che lo appassiona nel mondo dell’arte. Una
vita ricca di interessi e amici. Nessun rimorso, nessun rimpianto.
E allora, chi gli ha spedito quella maglietta color salmone? E
perché un tale evento all’apparenza innocuo, si sviluppa
inesorabile in una persecuzione inquietante?
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Alice Rivaz Il cavo dell'onda
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Marco Ceruti I milanesi uccidono a luglio (perché in agosto vanno in vacanza)
In una Milano nel pieno del boom economico degli
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Alberto Patrucco, Laurent Valois AbBrassens
Questa non-biografia di Georges Brassens è il frutto dell’intenso ed emozionante percorso compiuto da Alberto Patrucco tra le parole e la musica di un artista unico, dotato di genialità e ironia senza eguali. Un viaggio alla ricerca dei tanti tesori presenti nell'opera del grande cantautore francese; un percorso che mette in risalto la sorprendente sintonia con il presente e che, a dispetto del tempo, ci restituisce tematiche attuali ancor oggi. Uno stile inconfondibile, il suo, elegante e ricercato; una forma poetica meticolosa e severa, dove non si avverte traccia di tecnica scolastica né si ostenta l’enorme bagaglio culturale dell’autore; su ogni parola e nota aleggia il suo personalissimo e inconfondibile tratto ironico, un’ironia talvolta evidente, talora sottile e tutta da scoprire.
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Christine Dwyer Hickey Tatty. Un'infanzia berlinese Vincitore del premio Unesco del 2020, campione di vendite in Irlanda e in Inghilterra, inserito tra le 50 opere irlandesi più importanti degli anni Duemila, candidato al prestigioso Orange Prize e selezionato per il premio Hughes & Hughes come romanzo dell’anno
Il fortunato romanzo di Christine Dwyer Hickey, Tatty, racconta la storia di una ragazzina di Dublino che lotta per sopravvivere e crescere in una famiglia disfunzionale. Da quando la bambina ha quattro anni, fino ai suoi quattordici anni, la voce di Tatty evolve insieme alla sua percezione di quel che le accade intorno, permettendoci di entrare nei suoi pensieri e di osservare insieme a lei la fragilità della vita, ciò che gli adulti possono farsi l'un l'altro, e soprattutto ciò che possono fare ai figli. Tatty vive in una casa ordinaria insieme al padre, alla madre e ai fratelli tra le quali Deirdre. Ma nella casa aleggia anche un'altra presenza che Tatty sente, più che vedere: il conflitto tra i genitori e la crescente dipendenza dall'alcol. Ambientato a Dublino tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, Tatty è una cronaca del suo tempo. Il risultato è un romanzo sconcertante che continua ad accompagnare il lettore anche dopo molto tempo che ha richiuso il libro.
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Narrativa
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John Galt Il parlamentare. Un’autobiografia
Il parlamentare è considerato il
primo romanzo politico
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William McIlvanney Docherty
Pubblicato nel 1975, Docherty è un intenso documento sulla Scozia del primo Novecento: una famiglia operaia, una città mineraria toccata dalla prima guerra mondiale e gli scioperi dei minatori negli anni Venti. Protagonista del romanzo è Tam Docherty, che assiste al lento disgregarsi della sua famiglia a causa dei contrasti insanabili con i figli Mick e Angus. In mezzo al crescendo dei litigi spicca la figura della moglie Jenny, testimone sensibile e figura di grande forza interiore. Ma il vero tema del romanzo è il racconto di un cambiamento epocale, tra un passato che muore e un Nuovo che si impone con la forza del potere padronale. Uno scontro dietro il quale il lettore di oggi non tarderà a riconoscere le lunghe ombre degli anni Ottanta, allorquando il governo di Margaret Thatcher provvederà a chiudere colpo su colpo i conti con i diritti dei lavoratori. Vincitore del Whitbread Award for Fiction
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Saggistica
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Federico Greco Cinque
cerchi di separazione
Come nella politica, nell’arte, nel costume
e in qualunque altro ambito, sono gli uomini ad aver scritto la
storia; le donne restano in secondo piano, la loro è un’assenza
rumorosa, quasi scontata. Prima escluse, poi fatte entrare dalla
porta di servizio, poi pagate meno per fare le stesse cose, e
ancora esigua minoranza nelle sedi in cui si prendono le decisioni,
per entrare nel mondo dello sport le donne devono superare ogni
genere di resistenze.
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Valentina Villa, Walter G. Pozzi Falso Risveglio
Falso risveglio Ottododicimillenovecentottanta
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In Utero
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Davide Steccanella Perché
Sanremo è Sanremo
“Anche noi abbiamo il nostro richiamo militare
obbligatorio. Possiamo non aver cantato mai, neppure sotto la
doccia. Possiamo non amare le canzoni, ma quando la Patria canora
ci richiama in questo periodo dell’anno, tutti davanti al
televisore per il Festival di Sanremo. Ubbidiamo lamentandoci
come sotto la naja.” Nel racconto di settanta edizioni di un Festival cominciato il 29 gennaio del 1951, e capace di registrare nell’ultima edizione ancora il 54,78% di share televisivo, si ripercorre l’evoluzione (o involuzione?) del costume e del gusto del nostro Paese.
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Mario Bonanno Il
nemico non è
Durante il lungo Sessantotto l’onda della protesta irrora la canzone di poetiche di caratura dirompente: le parole diventano cronaca e poesia dal teatro della storia. Per la gioventù movimentista degli anni Settanta le prove tecniche di rivoluzione passano anche dalle ballate dei cantautori che risuonano dagli stereo, dalle piazze, come nelle aule delle università occupate. La loro contiguità con il tema della guerra e del conflitto sociale è l’argomento specifico di questo libro, nel suo doppio declinarsi argomentativo di lotta combattuta tra nazioni, e di lotta instaurata tra Sistema e individuo. Il nemico non è (da un verso di una canzone di Enzo Jannacci) ha intenti scopertamente politici, a sostegno di due tesi: la prima riguarda lo statuto sociale assunto dalla canzone d’autore negli anni Settanta; la seconda inerisce al conflitto Stato-individuo. Un conflitto oggi taciuto e a quel tempo persino rappresentato/cantato. Di questa azione coercitiva ha sempre fatto le spese il cittadino comune. Militare in divisa o burattino senza fili che sia.
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Cristiana Boido Pancine
fantastiche
“Tribù” di madri legate a valori
differenti da quelli della società corrente: gruppi chiusi,
nei quali si entra solo tramite la raccomandazione di altre madri.
Sono i gruppi delle Pancine, svelati dal blogger Vincenzo Maisto.
In questo breve saggio cerchiamo di individuare, negli infiniti
racconti delle pancine, la nascita, nelle pieghe di internet,
di queste tribù premoderne nelle quali il ruolo della donna
nella società contemporanea è condannato, per tornare
a una nozione di famiglia e di relazioni coniugali improntate
a logiche sovversive, almeno per il moderno pensare. A Maisto
il merito di averle scoperte, additandole come un fenomeno di
spassosa comicità.
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Évelyne Pisier, Caroline Laurent La libertà all'improvviso
Mona Desforêt ha la grazia e la giovinezza
delle fate. In Indocina tutti gli occhi sono per lei. Nel frattempo
il Paese sta bruciando, preso tra l’occupazione giapponese,
le infamie e l’ascesa del Viet Minh. Così, insieme
alla figlia Lucie e al marito, un ufficiale di alto rango coinvolto
con il regime di Pétain, fugge in Nuova Caledonia. Nella
nuova destinazione, a Nouméa, i giorni sono scanditi da
monotonia, ordinario razzismo e nuoto in laguna. Lucie sta crescendo
e Mona vive di sogni e immaginazione fino al giorno in cui incappa
nella lettura de Il secondo sesso di Simone de Beauvoir. È
la nascita di una coscienza, l’inizio della libertà.
Tornata in Francia da donna divorziata e indipendente, Mona introduce
la figlia alle lotte femministe e alla guerra per la liberazione
anticoloniale dei popoli. Da questo momento in poi, Lucie coltiva
un solo sogno: andare a Cuba. Non sa ancora che lì incontrerà
un certo Fidel Castro...
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Silvia Albertazzi Questo
è domani
Il 1956 è un anno-chiave nella storia inglese:
mentre la crisi di Suez porta alla definitiva perdita di potere
del Regno Unito sullo scacchiere mondiale, l’invasione sovietica
dell’Ungheria è motivo di ripensamento degli ideali
marxisti da parte di chi già ipotizzava un socialismo all’inglese.
Tre eventi, al cui centro si pongono i giovani, la gente comune
e l’idea di una cultura “ordinaria”, fondata
sul recupero dell’esistente, si segnalano: il primo programma
del Free Cinema; il debutto del dramma Ricorda con rabbia,
e la mostra This Is Tomorrow.
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Edith Wharton La seconda occasione
Con questi tre racconti, e l’affilata potenza
della sua prosa, Edith Wharton ci conduce nelle stanze più
segrete del cuore di donne particolarmente coraggiose.
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Bobby Sands Scritti dal carcere Traduzione di Enrico Terrinoni e Riccardo Michelucci
A 39 anni dalla morte, per la prima volta in italiano
tutte le poesie e le pagine di prosa inedite scritte da Bobby
Sands durante la sua carcerazione nei Blocchi H di Long Kesh,
in Irlanda del Nord, tra il 1976 e il 5 maggio 1981, quando morì
dopo 66 giorni di sciopero della fame. Prefazione inedita di Gerry Adams.
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il comunicato stampa |
Alice Rivaz Come la sabbia
Questo secondo romanzo di Alice Rivaz, apparso
nel 1946, ci invita a seguire, durante una manciata di giorni
e notti dell'inverno del 1928, l’esistenza di alcuni funzionari
che lavorano in un organismo internazionale a Ginevra. Le scelte
private, le aspettative tradite, le passioni brucianti dei protagonisti,
in special modo di Hélène Blum e André Chateney,
costituiscono un palcoscenico illuminato dietro il quale si muove,
implacabile e sinistra, la Storia. Cieca e sorda alle istanze
collettive che pure passano tra le sue mani, sotto forma di relazioni
su scioperi e proteste in gran parte dell’Europa, una collettività
privilegiata, al riparo dalla “disgrazia che bussa alle
porte dei loro vicini”, come scriverà Rivaz nel 1966,
desidera la propria felicità in termini individuali, come
se il mondo al di fuori dell’ufficio e delle relazioni private
non fosse che un’entità astratta.
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Augusto Q. Bruni Scrivere con gli archetipi
Che cosa unisce Amleto e Sherlock Holmes, Edipo e il tenente Colombo, Pandora e Kay Scarpetta? Perché alcuni personaggi della letteratura e del cinema rimangono impressi per tutta la vita e altri li dimentichiamo? E perché alla fine certe storie funzionano e hanno successo più di altre? La risposta sta dentro la natura stessa dei protagonisti, una natura così potente che riesce a fare da modello di riferimento attraverso i millenni. E può anche servire a conoscere meglio se stessi. Scrivere con gli archetipi è un vero e proprio manuale di scrittura creativa, uno strumento prezioso per costruire i personaggi con fantasia ed efficacia. Un manuale operativo che è anche riflessione teorica, oltre che un’esperienza immersiva nella propria coscienza.
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Sabrina Campolongo Il figlio
«Hanno trovato tuo padre.» Tommaso ha preso dal padre – Ottavio Manfrè,
il grande attore – gli occhi prodigiosi e la passione per
la recitazione. Da sempre vive nella luce abbagliante che avvolge
la figura pubblica, amata e incensata, e nelle ombre profonde
che l’uomo, il marito, il padre hanno lasciato dietro di
sé. Ma ora che Ottavio ha scelto di recitare in solitudine
il suo ultimo atto, il confronto non può più essere
rimandato.
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Andrea Lapponi Diario dalla Catalogna
Questo libro è il racconto, quasi quotidiano, di Barcellona e del suo referendum indipendentista. Della vita che si intreccia con la politica, la magistratura, gli arresti, le cariche della polizia, il Parlamento chiuso e il processo concluso nel 2019. Cittadini che si scontrano con uno Stato ancora immerso nel franchismo, do-ve la democrazia e i diritti vengono messi in discussione proprio in nome del diritto e della democrazia. Lapponi comincia a scrivere gli “aggiornamenti” nel settembre 2017 su Facebook. Diventano virali e Globalist inizia a pubblicarli, trasformandoli in articoli, perché “nessuno racconta quello che scrivi tu”, dicono i redattori. I post proseguono per due anni, fino alle sentenze di condanna di un processo che la stampa spagnola definisce “l’evento più importante dopo la fine del franchismo”. Qui raccolta e strutturata, questa dettagliata cronistoria si trasforma in un crescendo che parla a tutti noi, perché dà la visione complessiva della repressione politica e giudiziaria messa in atto dallo Stato spagnolo verso un’istanza e una protesta sempre pacifiche. Comunque la si pensi, che si sostenga o meno l’indipendentismo catalano, in ballo c’è altro: perfino la libertà d’opinione. |
Catherine Chidgey Il figlio perfetto
Germania, 1939. Due bambini osservano i loro genitori
mentre vengono inghiottiti dagli sconcertanti meccanismi del potere.
Sieglinde vive nell’agiata ignoranza della borghesia berlinese,
il lavoro di suo padre è censurare i libri asportandone
le parole proibite (“promessa”, “amore”,
“pietà”...). Erich è figlio unico e
vive con la madre nella campagna rigogliosa vicino a Lipsia, all’ombra
di inquietanti domande senza risposta. Entrambe le famiglie ambiscono
alla purezza e alla perfezione che guidano i buoni tedeschi.
I bambini si incontrano mentre le speranze della Germania nazista
per un futuro glorioso cominciano a crollare, e trovano temporaneo
rifugio in un teatro abbandonato, in mezzo alle macerie di Berlino.
Là fuori, bianche lenzuola sono appese alle finestre; in
tutta la città la gente parla della resa. |
Raffaella Musicò Con la paura ci mangiamo la notte
In una Milano dissolta in particelle solitarie, Giulia, Yumiko, Elena e Roberta affrontano il nodo emotivo che le ha condizionate per tutta la vita. Insoddisfatte nel profondo, arrabbiate ma arrese al pantano dei loro giorni, si sfiorano in incontri all’apparenza superficiali, senza rendersi conto della rete che comincia ad avvolgerle, costringendole a riemergere e a fronteggiare se stesse. In una notte rischiarata dal raggio livido di una luna piena, la sopraffazione insensata su un essere indifeso, il cane di Amedeo, spezza le ombre lunghe della loro paura. L’odio e il dolore per un’ingiustizia efferata si propagano tra le maglie della rete che si stringe senza scampo attorno a loro e irrompono nel vuoto di sogni: con la paura ci mangiamo la notte. |
Matteo Luca Andriola La
Nuova destra in Europa Nuova edizione aggiornata a oggi L’esplosivo successo elettorale dei partiti di destra alle ultime elezioni europee è la ragione che ci ha suggerito di riproporre, aggiornato di cinque anni, il saggio La nuova destra in Europa (Paginauno, 2014). In quell’occasione Andriola identificava in una rivoluzione ideologica, iniziata quarant’anni prima dall’intellettuale Alain de Benoist, la crescita che i vari movimenti di destra già avevano registrato, li analizzava seguendone il percorso e tirava le file dei legami creati, e tuttora esistenti, tra la Nuova destra come corrente culturale e le diverse formazioni politiche. Oggi la Lega di Salvini è arrivata al 34% alle europee, il Front national francese al 23% e una nuova formazione, l’AfD, non cessa la sua cavalcata in Germania, mentre sul piano teorico a de Benoist si è affiancato Alexander Dugin con la sua Quarta Teoria Politica e in Europa ha iniziato ad agire l’Alt-Right statunitense, incarnata da Steve Bannon e dal suo The Movement: tutto ciò è affrontato in questa nuova edizione aggiornata. Come nasce questo cambiamento, come siano stati abbandonati i riferimenti storici per attingere a una parte del pensiero che un tempo apparteneva alla sinistra e come questo percorso abbia condotto la Nuova destra al successo, trovano una risposta in questo libro inchiesta.
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Christine Dwyer Hickey Farley
Farley è un anziano dublinese, dal corpo
fragile ma dalla mente affilata come un rasoio. Svegliandosi nel
cuore di una gelida notte di gennaio, si ritrova riverso sul pavimento
del bagno, paralizzato. Mentre elabora piani per il proprio salvataggio,
la sua mente comincia a risalire il passato, portandoci con lui. |
Jennifer Radulovic Scandale!
La vita di Serge Gainsbourg, il genio ribelle che ha scandalizzato il Vaticano tra musica, poesia e provocazione, a cinquant’anni anni dall’uscita di Je t’aime... moi non plus. La straordinaria storia d’amore con la musa Jane Birkin, la vita epica del padre di Charlotte Gainsbourg, la storia intensa, brutale e commovente dell’ultimo Poeta Maledetto. |
Francis Scott Fitzgerald Ci risiamo, Basil Lee
Basil Lee è cresciuto. Il giovane alter ego
dello stesso F.S Fitzgerald, che abbiamo già incontrato
nella raccolta che porta il suo nome (Paginauno, 2018) è
entrato nella piena adolescenza e l’impasto ricco di contrasti
della sua personalità comincia a solidificarsi: furbizia
e candore, acuta sensibilità e noncuranza, fantasia indomabile
e senso pratico continuano a convivere in lui, ma si fa strada
una nuova consapevolezza di fronte alle sfide dell’esistenza.
Il contrasto tra l’immaginario e il reale si fa più
stringente e Basil si trova sempre più spesso messo a confronto
con il prezzo dei sogni, da quello di emergere grazie al suo talento
a quello, più prosaico, di ottenere la migliore istruzione
per farsi strada nella vita. Ma più di tutto, al centro
di queste storie c’è l’incontro con l’universo
delle ragazze. Il rapporto tra compagni maschi passa leggermente
in secondo piano e sono figure femminili memorabili e modernissime
che Fitzgerald ci consegna tra le pagine di questo piccolo capolavoro
di brio e poesia, di intelligenza e sensibilità. Il racconto
della complessità dei rapporti tra i sessi a sedici anni
non potrebbe essere più |
Ring Lardner Chi ha fatto le carte?
Giocatori di baseball e di football americano, pugili,
cantanti, parolieri, musicisti, giornalisti, commessi viaggiatori,
barbieri, poliziotti: questi sono alcuni tra i più frequenti
protagonisti delle storie di Lardner che per una ventina d’anni
hanno deliziato i lettori del Saturday Evening Post e del New
Yorker. E poi le donne: donne sposate o in cerca di esserlo, ma
ugualmente frustrate e deluse da un mondo nel quale ogni sentimento |
Alice Rivaz La pace degli alveari “Per me Alice Rivaz è una vera
sorella di femminismo”
“Credo di non amare più mio marito”.
Così si apre il diario segreto di Jeanne Bornand, moglie
e lavoratrice, donna che è stata amante e amata e che si
ritrova, ancora giovane ma vicina a non esserlo più, faccia
a faccia con la sua estraneità alla vita cui le sue scelte
l’hanno condotta. A finire implacabilmente sotto accusa
è il matrimonio, nella sua prosaicità, nel suo insanabile
scollamento dall’amore, ma una volta cominciato sembra che
Jeanne non riesca più a fermarsi. L’intera società
degli uomini, di cui le donne sono al tempo stesso vittime e complici,
finisce sotto la sua critica spietata, tanto più feroce
perché tinta della più lucida ironia. |