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Stefano Venturini Meditazioni sul Vangelo di Marco
Una proposta per l'uomo affascinato da Gesù, che però sta sulla soglia della chiesa. Il Vangelo di Marco era probabilmente la catechesi per i catecumeni della chiesa di Roma che si preparavano al battesimo. Esso pone due prospettive all'interlocutore: la prima è l'identità di Gesù: chi è Gesù? O meglio: come Gesù è Messia? La seconda è: se vuoi comprendere l'identità di Gesù devi metterti dietro di Lui, seguirlo. Non puoi pretendere di conoscerLo rimanendo spettatore della sua vita. Il angelo di Marco sfida così chi tra noi è incuriosito da Gesù, anche oggi, nel terzo millennio. |
Gabriele Perretta Il sensore che non vede
La saturazione mediatica, l’esasperazione della
comunicazione visiva, ci ha portati alla crisi del “terzocchio”,
che è il simbolo della crisi del vedere! Da una parte la vita
quotidiana è permeata di immagini e definire perciò
solo i fenomeni di questa convivenza sarebbe insufficiente. Dall'altra
la dimensione etico-estetica, la sua performatività nello scambio
con il sociale, iviene il gap con il quale il “sensorio”
si confronta. La dimensione delle suddette anomie rioccupa artificialmente
il concetto di mediale, di ars, dalla quale l'operatività artistica
pareva essere stata allontanata, con l’affacciarsi del binomio
produttivo capitale/linguaggio. |
Jacques Dupuis Storia della paternità
L’uomo è sempre stato padre? Qual è
l’origine dei tabù dei nostri giorni? Jacques Dupuis,
storico, geografo, etnologo e antropologo, ci racconta la nascita
della presa di coscienza della paternità. Attraverso testimonianze
letterarie, archeologiche ed etnologiche, Dupuis delinea l’esistenza
di una “Età aurea” della |
Augusto Q. Bruni Corto Maltese dietro le quinte
Prima di un disegno a matita o a feltrello, prima di un acquerello, prima di una china o di un pennello, prima che Corto Maltese prenda vita come segno grafico unico e inimitabile, che cosa passa per la mente di un genio come Hugo Pratt, narratore e scrittore prima che autore di letteratura disegnata? Passa una storia da raccontare, affabulando, divertendosi prima ancora di pensare a divertire, operando sintesi fulminee tra decine di migliaia di pagine stampate, precipitando in tre battute racconti orali, memorie di viaggio ed esperienze di vita, qualche miliardo di metri di pellicola e qualche altro miliardo di note. Oltre a una mandria di bufali per pranzo. Corto dietro le quinte prova a dar conto di tutto questo immenso materiale preparatorio, senza pretese di completezza ma col rigore di un filologo che ha avuto la fortuna di assistere almeno in parte al processo creativo da cui nasce Corto Maltese. È un libro di fonti, voluto fermamente da Pratt stesso, perchè venisse finalmente riconosciuto il suo lavoro di scrittore: “I libri, per utilizzarli, bisogna leggerli, non farci sopra delle chiacchiere.” |
Federico Greco Cinque
cerchi di separazione
Come nella politica, nell’arte, nel costume e
in qualunque altro ambito, sono gli uomini ad aver scritto la storia;
le donne restano in secondo piano, la loro è un’assenza
rumorosa, quasi scontata. Prima escluse, poi fatte entrare dalla porta
di servizio, poi pagate meno per fare le stesse cose, e ancora esigua
minoranza nelle sedi in cui si prendono le decisioni, per entrare
nel mondo dello sport le donne devono superare ogni genere di resistenze. |
Cristiana Boido Pancine
fantastiche
“Tribù” di madri legate a valori
differenti da quelli della società corrente: gruppi chiusi,
nei quali si entra solo tramite la raccomandazione di altre madri.
Sono i gruppi delle Pancine, svelati dal blogger Vincenzo Maisto.
In questo breve saggio cerchiamo di individuare, negli infiniti racconti
delle pancine, la nascita, nelle pieghe di internet, di queste tribù
premoderne nelle quali il ruolo della donna nella società contemporanea
è condannato, per tornare a una nozione di famiglia e di relazioni
coniugali improntate a logiche sovversive, almeno per il moderno pensare.
A Maisto il merito di averle scoperte, additandole come un fenomeno
di spassosa comicità. |
Silvia Albertazzi Questo
è domani
Il 1956 è un anno-chiave nella storia inglese:
mentre la crisi di Suez porta alla definitiva perdita di potere del
Regno Unito sullo scacchiere mondiale, l’invasione sovietica
dell’Ungheria è motivo di ripensamento degli ideali marxisti
da parte di chi già ipotizzava un socialismo all’inglese.
Tre eventi, al cui centro si pongono i giovani, la gente comune e
l’idea di una cultura “ordinaria”, fondata sul recupero
dell’esistente, si segnalano: il primo programma del Free Cinema;
il debutto del dramma Ricorda con rabbia, e la mostra This
Is Tomorrow. |
Bobby Sands Scritti dal carcere Traduzione di Enrico Terrinoni e Riccardo Michelucci
A 39 anni dalla morte, per la prima volta in italiano
tutte le poesie e le pagine di prosa inedite scritte da Bobby Sands
durante la sua carcerazione nei Blocchi H di Long Kesh, in Irlanda
del Nord, tra il 1976 e il 5 maggio 1981, quando morì dopo
66 giorni di sciopero della fame. Prefazione inedita di Gerry Adams. |
Augusto Q. Bruni Scrivere con gli archetipi
Che cosa unisce Amleto e Sherlock Holmes, Edipo e il tenente Colombo, Pandora e Kay Scarpetta? Perché alcuni personaggi della letteratura e del cinema rimangono impressi per tutta la vita e altri li dimentichiamo? E perché alla fine certe storie funzionano e hanno successo più di altre? La risposta sta dentro la natura stessa dei protagonisti, una natura così potente che riesce a fare da modello di riferimento attraverso i millenni. E può anche servire a conoscere meglio se stessi. Scrivere con gli archetipi è un vero e proprio manuale di scrittura creativa, uno strumento prezioso per costruire i personaggi con fantasia ed efficacia. Un manuale operativo che è anche riflessione teorica, oltre che un’esperienza immersiva nella propria coscienza. |
Andrea Lapponi Diario dalla Catalogna
Questo libro è il racconto, quasi quotidiano, di Barcellona e del suo referendum indipendentista. Della vita che si intreccia con la politica, la magistratura, gli arresti, le cariche della polizia, il Parlamento chiuso e il processo concluso nel 2019. Cittadini che si scontrano con uno Stato ancora immerso nel franchismo, dove la democrazia e i diritti vengono messi in discussione proprio in nome del diritto e della democrazia. Lapponi comincia a scrivere gli “aggiornamenti” nel settembre 2017 su Facebook. Diventano virali e Globalist inizia a pubblicarli, trasformandoli in articoli, perché “nessuno racconta quello che scrivi tu”, dicono i redattori. I post proseguono per due anni, fino alle sentenze di condanna di un processo che la stampa spagnola definisce “l’evento più importante dopo la fine del franchismo”. Qui raccolta e strutturata, questa dettagliata cronistoria si trasforma in un crescendo che parla a tutti noi, perché dà la visione complessiva della repressione politica e giudiziaria messa in atto dallo Stato spagnolo verso un’istanza e una protesta sempre pacifiche. Comunque la si pensi, che si sostenga o meno l’indipendentismo catalano, in ballo c’è altro: perfino la libertà d’opinione. |
Matteo Luca Andriola La
Nuova destra in Europa Nuova edizione aggiornata a oggi
L’esplosivo successo elettorale dei partiti di destra alle ultime elezioni europee è la ragione che ci ha suggerito di riproporre, aggiornato di cinque anni, il saggio La Nuova destra in Europa (Paginauno, 2014). In quell’occasione Andriola identificava in una rivoluzione ideologica, iniziata quarant’anni prima dall’intellettuale Alain de Benoist, la crescita che i vari movimenti di destra già avevano registrato, li analizzava seguendone il percorso e tirava le fila dei legami creati, e tuttora esistenti, tra la Nuova destra come corrente culturale e le diverse formazioni politiche. Oggi la Lega di Salvini è arrivata al 34% alle europee, il Front national francese al 23% e una nuova formazione, l’AfD, non cessa la sua cavalcata in Germania, mentre sul piano teorico a de Benoist si è affiancato Alexander Dugin con la sua Quarta Teoria Politica e in Europa ha iniziato ad agire l’Alt-Right statunitense, incarnata da Steve Bannon e dal suo The Movement: tutto ciò è affrontato in questa nuova edizione aggiornata. Come nasce questo cambiamento, come siano stati abbandonati i riferimenti storici per attingere a una parte del pensiero che un tempo apparteneva alla sinistra e come questo percorso abbia condotto la Nuova destra al successo, trovano una risposta in questo libro inchiesta. |
Silvia Albertazzi Leonard
Cohen
“Ricordo la prima volta che ho visto Cohen, a
un reading di poesia a Vancouver nel 1966. Entrò a grandi passi
in un’enorme aula universitaria stipata di ascoltatori entusiasti,
e con nostra grande sorpresa aveva una chitarra sotto il braccio.
Eravamo perplessi. La maggior parte di noi attendeva il poeta romantico
di The Spice-Box of Earth; alcuni altri (incluso me) avevano
sperato segretamente di sentire il sorprendente romanziere autore
dell’appena pubblicato Beautiful Losers. Nessuno era
preparato per una chitarra strimpellata e una canzone ammaliante su
una donna chiamata Suzanne. Così fummo tutti sbalorditi. Un
terzo di secolo più tardi, io lo sono ancora” (Stephen
Scobie). |
Felice Bonalumi Storia
del gusto
Il cibo ha caratterizzato intere civiltà, mangiare è probabilmente l’azione più frequente nella vita di una persona, un atto a cui diamo importanza. Eppure cosa sappiamo del senso del gusto che ci guida nella scelta dei cibi? Poco, molto poco. Colpa della filosofia, che fin dall’inizio lo ha relegato in fondo alla classifica dei cinque sensi. Da Pitagora e Aristotele attraverso la cultura romana, quella medievale e moderna, per approdare al postmoderno con la filosofia digitale, questo libro ripercorre la storia del senso del gusto lungo tutto l’arco della filosofia. Una storia avvincente, con corsi e ricorsi, ricca di aneddoti, e che approda alla neurogastronomia, con gli ultimi studi sul funzionamento del cervello umano. Senza dimenticare che nonostante gli asettici chef sex symbol e l’invasione mediatica di programmi sulla cucina, una costante c’è: sesso e cucina sono vicini, vicinissimi, anzi condividono le stesse parole! |
Rudi Ghedini Rivincite
In queste pagine si affacciano le figure di Jim Thorpe, Cathy Freeman, Althea Gibson, Muhammad Alì, Garrincha, Nadia Comaneci, Alice Milliat, Jonah Lomu, Jackie Robinson, Jürgen Sparwasser, Kareem Abdul-Jabbar, Diego Maradona, Florence Griffith, Gretel Bergmann, Georges Weah, Colin Kaepernick, Peter Norman... A vicende raccontate mille volte, se ne aggiungono di quasi dimenticate, in bilico fra epica e cronaca, riscatto e stupore. Da oltre un secolo è impossibile stabilire i confini dove comincia la politica e dove finisce lo sport. Dietro il grande spettacolo globale, si agita il potere nelle sue moderne incarnazioni, quello che si dirama dall’impero cinese agli oligarchi russi, dagli emiri mediorientali ai miliardari in dollari, dagli intrighi di corte che indirizzano le burocrazie di Fifa e Cio al peso specifico dei grandi marchi dell’abbigliamento sportivo, dal saccheggio dell’Africa alle dolose ambiguità nella guerra al doping. Con vertiginosi salti di tempo e di spazio, Rivincite propone una concatenazione di racconti all’incrocio fra sport, storia e politica. È sempre più raro, ma ogni tanto accade, che uno sportivo prenda posizione e trasformi il proprio talento in una bandiera da sventolare a favore di una causa. Così, lo sport torna a scrivere la storia. |
Carmine Mangone Il corpo
esplicito
Un saggio sull’evoluzione storica dell’erotismo e del concetto di amore, tra Bataille, Sade, i surrealisti, dall’antica Grecia all’era di Internet, alla pornografia di massa; un libro che fa il punto sulle approssimazioni e sulle mistificazioni dell’erotismo e dell’amore. Nelle intenzioni dell’autore c’è il desiderio di ricordare e rilanciare il senso dell’esperienza amorosa, ma anche la volontà di capire da dove essa venga storicamente e dove ancora potrebbe condurci. Senza sterili estetismi o triviali commerci, viene da porsi una questione essenziale, ironica: ciò che definiamo amore saprà ancora essere una soluzione capace di dare un senso, un contenuto autentico alle relazioni tra i viventi? Anzi, a dirla tutta: l’amore è mai stato davvero una soluzione? |
Davide Steccanella Le indomabili
Le schede di questo saggio raccontano di donne che hanno
scelto la via rivoluzionaria. Donne molto diverse tra loro, ognuna
delle quali ha combattuto la propria battaglia secondo quello che
era il proprio contesto storico, politico e sociale, ma tutte motivate
da un identico ideale: sovvertire il potere costituito mettendo in
gioco la vita, gli affetti e le proprie certezze. Alcune sono morte
combattendo. Altre hanno scontato molti anni di carcere o sono state
costrette a fuggire dal loro Paese. |
Paul Dietschy Storia del calcio Il calcio: la storia dei grandi club, le evoluzioni tecniche del gioco, gli allenatori e i giocatori d'eccezione, il rapporto con i regimi totalitari del Novecento e con il denaro
Codificato dall'Inghilterra trionfante al tramonto del
XIX secolo, il calcio è diventato lo sport più popolare
al mondo. Eppure la sua storia resta largamente misconosciuta. Come
sono nati club, federazioni e competizioni internazionali? Quando
e perché sono state fissate le regole sul numero di giocatori
o la dimensione del pallone, passando per i cartellini gialli e rossi,
i corner e i punti di penalità? Quali sono state le grandi
evoluzioni tattiche e tecniche del gioco, dribbling e colpi di testa? |
Carmine Mezzacappa Cinema e terrorismo La lotta armata sul grande schermo
Cinema e terrorismo è un’attenta e minuziosa analisi di come il cinema italiano ha raccontato la lotta armata degli anni Settanta. Il saggio è costruito secondo linee tematiche, e l’autore passa in rassegna 50 film, spaziando dalla pellicole più note – come Buongiorno, notte e La Prima Linea – a produzioni meno conosciute, affrontando molteplici aspetti. In opere quali Colpire al cuore di Amelio e Caro papà di Risi, la lotta armata si presenta come conflitto generazionale, mentre in altre pellicole la telecamera preferisce soffermarsi sui dubbi ideologici ed esistenziali dei protagonisti – Maledetti vi amerò e La caduta degli angeli ribelli di Giordana, e Il ragazzo di Ebalus di Schito. Non mancano i riferimenti cinematografici al tormento della coscienza infelice borghese, che si oppone alla propria classe sociale – Quella fredda mattina di maggio di Sindoni – e all’atteggiamento irriducibile dei militanti, come Gli invisibili di Squitieri e La mia generazione di Wilma Labate. |
Matteo Luca Andriola La Nuova destra
in Europa Le ragioni del successo della Nuova destra L’ascesa elettorale della Nuova destra alle ultime elezioni europee non si spiega solamente con il regime di austerity imposto dall’Unione o accusando la crisi economica e il malcontento popolare. Le ragioni che hanno portato la Lega Nord di Matteo Salvini a guadagnare il 6% dei consensi, premiato il Fpö di Heinz-Christian Strache in Austria, il Vlaams Belang in Belgio e il Front national di Marine Le Pen in Francia sono più profonde, e rintracciabili in una rivoluzione ideologica di destra iniziata quarant’anni fa. Come nasce questo rinnovamento ideologico, come siano stati abbandonati i vecchi miti totalitari per attingere a una parte del pensiero che un tempo apparteneva alla sinistra e come questo percorso abbia condotto la Nuova destra al successo, trovano una risposta in questo libro inchiesta... |
Giovanna Baer, Giovanna Cracco E se il mostro
fosse innocente? Nel giugno 2008 scoppia il caso giudiziario della clinica
Santa Rita e del dottor Pier Paolo Brega Massone, e lo scandalo mediatico
della clinica degli orrori e del mostro: il primario
di chirurgia toracica è accusato di avere inutilmente operato
una novantina di pazienti per ricavarne un profitto personale. Nell’ottobre
2010 la sentenza di primo grado lo ritiene colpevole di falso, truffa
e lesioni dolose aggravate. Tutti d’accordo, quindi, dalla magistratura
ai media alla società civile. |
Anna Teresa Iaccheo Alla cerca della Verità Esiste una Conoscenza che accompagna l’Uomo dall’inizio dei tempi, di cui pare non esservi più memoria né individuale né collettiva. Una Conoscenza che univa materia e spirito, uomo e natura, e che l’attuale frammentazione dei saperi ha impoverito. Parlava attraverso simboli, analogie, numeri: era una sorta di codice universale che accomunava gli uomini al di là delle diverse culture e religioni. È infatti quella Conoscenza che troviamo negli scritti dell’antichità, a patto di saperla riconoscere: i miti e gli archetipi, nati per rispondere alle grandi domande sull’origine della vita, sul dolore e la morte; la narrazione della Creazione, contenuta nella Genesi, rappresentazione simbolica di quelle forze che concorrono a governare l’universo e la sua relazione con l’Uomo: uni-verso, verso l’Uno, macro-cosmo e micro-cosmo. L’alchimia, il sapere delle streghe... |