La casa editrice |
prossime uscite |
catalogo |
autori |
distribuzione |
Collane |
narrativa |
saggistica |
il bosco di latte |
in utero - musicale |
graphic novel |
la sposa del deserto |
Comunicazione |
eventi |
rassegna stampa |
area stampa |
contatti |
link |
newsletter |
area riservata |
Il progetto Paginauno |
la casa editrice |
la rivista |
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice
collana In Utero - Musicale
(diretta da
Manuel Pozzi)
Perché In Utero
Il fatto che la prima pubblicazione della
collana musicale In Utero sia definita dallo stesso autore una guida
sentimentale del cantautorato italiano è emblematico di ciò
che questa collana musicale targata paginauno voglia rappresentare
e in che contesto desideri collocarsi. Si tratterà prevalentemente
di pubblicazioni che si affacceranno al mondo musicale, fotografandolo
non tanto da un punto di vista tecnico bensì sentimentale. Manuel Pozzi |
Davide Steccanella Brava!
Questo libro vuole rendere omaggio a venti artiste che hanno fatto la storia della musica leggera. Nilla Pizzi è stata la prima, Mina ha modernizzato la canzone, Milva e Iva Zanicchi avevano le due voci più dotate in natura. Rita Pavone ha portato il beat in Italia, Gigliola Cinquetti ha ripreso l’eleganza della tradizione, Ornella Vanoni ha introdotto lo stile, Orietta Berti l’intonazione di un diapason. Nada ha portato la ribellione, Patty Pravo l’erotismo, Gabriella Ferri la matrice folk, Marcella la carnalità meridionale, Mia Martini l’introspezione. Loredana Bertè e Gianna Nannini sono state le donne rock della musica italiana, Anna Oxa ha sedotto, Fiorella Mannoia ha valorizzato l’impegno, quella di Laura Pausini è stata l’ultima voce “grande”, Giorgia ha dato colorature blues alla canzone, Elisa l’ha internazionalizzata. |
Mario Bonanno, Stefania Rosso Che
mi dici di Stefano Rosso?
Che mi dici di Stefano Rosso? nasce dal desiderio di colmare una lacuna storica. Nasce con l’intento di compensare la rimozione collettiva cui è stato – ed è – oggetto uno dei cantautori più originali della scena italiana anni Settanta (e a seguire). Nessuna pretesa quindi di esaustività, nessuna smania agiografica. Nessun tentativo di pronunciare l’ultima parola. Ché le vite si vivono e non si raccontano. Mi piace pensare a questo che tenete tra le mani, come a un libro capace di spiegarsi da solo. Un libro che si sottrae al narcisismo autoriale, e a un certo punto persino si defila; lasciando spazio alle parole che Rosso ha detto-scritto-rilasciato; alle parole dei tanti che in un modo o nell’altro, di Rosso hanno incrociato la strada. |
Alberto Patrucco, Laurent Valois AbBrassens
Questa non-biografia di Georges Brassens è il frutto dell’intenso ed emozionante percorso compiuto da Alberto Patrucco tra le parole e la musica di un artista unico, dotato di genialità e ironia senza eguali. Un viaggio alla ricerca dei tanti tesori presenti nell'opera del grande cantautore francese; un percorso che mette in risalto la sorprendente sintonia con il presente e che, a dispetto del tempo, ci restituisce tematiche attuali ancor oggi. Uno stile inconfondibile, il suo, elegante e ricercato; una forma poetica meticolosa e severa, dove non si avverte traccia di tecnica scolastica né si ostenta l’enorme bagaglio culturale dell’autore; su ogni parola e nota aleggia il suo personalissimo e inconfondibile tratto ironico, un’ironia talvolta evidente, talora sottile e tutta da scoprire. |
Davide Steccanella Perché
Sanremo è Sanremo
“Anche noi abbiamo il nostro richiamo militare
obbligatorio. Possiamo non aver cantato mai, neppure sotto la doccia.
Possiamo non amare le canzoni, ma quando la Patria canora ci richiama
in questo periodo dell’anno, tutti davanti al televisore per
il Festival di Sanremo. Ubbidiamo lamentandoci come sotto la naja.” Nel racconto di settanta edizioni di un Festival cominciato il 29 gennaio del 1951, e capace di registrare nell’ultima edizione ancora il 54,78% di share televisivo, si ripercorre l’evoluzione (o involuzione?) del costume e del gusto del nostro Paese. |
Mario Bonanno Il
nemico non è
Durante il lungo Sessantotto l’onda della protesta irrora la canzone di poetiche di caratura dirompente: le parole diventano cronaca e poesia dal teatro della storia. Per la gioventù movimentista degli anni Settanta le prove tecniche di rivoluzione passano anche dalle ballate dei cantautori che risuonano dagli stereo, dalle piazze, come nelle aule delle università occupate. La loro contiguità con il tema della guerra e del conflitto sociale è l’argomento specifico di questo libro, nel suo doppio declinarsi argomentativo di lotta combattuta tra nazioni, e di lotta instaurata tra Sistema e individuo. Il nemico non è (da un verso di una canzone di Enzo Jannacci) ha intenti scopertamente politici, a sostegno di due tesi: la prima riguarda lo statuto sociale assunto dalla canzone d’autore negli anni Settanta; la seconda inerisce al conflitto Stato-individuo. Un conflitto oggi taciuto e a quel tempo persino rappresentato/cantato. Di questa azione coercitiva ha sempre fatto le spese il cittadino comune. Militare in divisa o burattino senza fili che sia. |
Jennifer Radulovic Scandale!
La vita di Serge Gainsbourg, il genio ribelle che ha scandalizzato il Vaticano tra musica, poesia e provocazione, a cinquant’anni anni dall’uscita di Je t’aime... moi non plus. La straordinaria storia d’amore con la musa Jane Birkin, la vita epica del padre di Charlotte Gainsbourg, la storia intensa, brutale e commovente dell’ultimo Poeta Maledetto. |
Mario Bonanno 33
giri
Gli Ottanta sono riconosciuti come gli anni del Riflusso,
della grande fuga dall'impegno di massa e dall'ideologia. Dopo il
saggio 33 Giri. Gli anni Settanta, in queste pagine Mario
Bonanno racconta come sono andate le cose ai cantautori e al Paese
alla fine del decennio d'oro. Nel complesso, la canzone popolare segue
l'andazzo, anche se non tutto è da buttare. Tra espressioni
canoniche e nuove, la canzone d'autore al tempo del Riflusso è
stata una galassia frastagliata. Nel bene e nel male ci |
Davide Steccanella Across
the Year
“Il rock ha avuto un ruolo fondamentale nella Storia del dopoguerra, generando esempi, cambiando costumi e coscienze, sottolineando (e spesso anticipando) i passi fondamentali del percorso delle nostre società. Ecco perché è così piacevole ripercorrere eventi e gesta attraverso lo scorrere dei giorni dell’anno, saltando avanti e indietro tra i decenni che hanno cambiato la Storia, plasmando vite, insegnandoci che creatività e libertà hanno generato grandi vite e grandi capolavori.” (Dalla prefazione di Enrico Ruggeri)
|
Mario Bonanno 33 giri
All’inizio degli anni Settanta, in un’Italia
in cui la protesta porta migliaia di ragazzi in piazza, esplode il
fenomeno dei cantautori. |