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La Nuova destra
in Europa Le ragioni del successo della Nuova destra |
in
libreria Fuori catalogo
A settembre 2019 è uscita la seconda edizione, aggiornata a oggi
Rassegna stampa Il
Garantista Benevento Il
Garantista Il
Fondo Secolo
d'Italia Sinistra
in rete
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Matteo Luca Andriola presenta (from Lara Peviani on YouTube)
L’ascesa elettorale della Nuova destra alle ultime elezioni europee non si spiega solamente con il regime di austerity imposto dall’Unione o accusando la crisi economica e il malcontento popolare. Le ragioni che hanno portato la Lega Nord di Matteo Salvini a guadagnare il 6% dei consensi, premiato il Fpö di Heinz-Christian Strache in Austria, il Vlaams Belang in Belgio e il Front national di Marine Le Pen in Francia sono più profonde, e rintracciabili in una rivoluzione ideologica di destra iniziata quarant’anni fa. Come nasce questo rinnovamento ideologico, come siano stati abbandonati i vecchi miti totalitari per attingere a una parte del pensiero che un tempo apparteneva alla sinistra e come questo percorso abbia condotto la Nuova destra al successo, trovano una risposta in questo libro inchiesta.
L'Autore
Introduzione L’analisi qui sopra riportata non appartiene a un intellettuale marxista anticonformista. È di Alain de Benoist, filosofo, giornalista, saggista e animatore di quella che è in genere definita Nouvelle droite, o Nuova destra. Il concetto giornalistico Nuova destra indica generalmente l’universo di club, associazioni e riviste gravitanti attorno a de Benoist e alle sue riflessioni filosofiche, una figura eclettica che lo storico Pierre-André Taguieff descrive giustamente come ‘atipica’ nel panorama anticonformista europeo a cavallo fra il XX e il XXI secolo, un intellettuale capace di pescare dalla Konservative Revolution, da intellettuali antimoderni come Spengler, Jünger, Moeller van der Bruck, Niekisch, Von Salomon, Heidegger, dal tradizionalismo integrale di Evola e Guénon, ma non solo. Nell’elaborazione debenoistiana è evidente infatti la ripresa del superomismo di Nietzsche nonché di parte di quella cultura che abitualmente definiremmo di sinistra. De Benoist infatti, non solo dialoga con la sinistra critica, ma anima per costoro nell’estate del 1988 una rivista aperta agli eretici di ambo gli schieramenti, «Krisis», facendo suoi l’antiutilitarismo di Serge Latouche e Alain Caillé, il comunismo comunitario di Costanzo Preve, le critiche all’unipolarismo fatte da Danilo Zolo, le analisi anticapitaliste di Noam Chomsky e del gruppo di «Telos» e la metodologia gramsciana, o gramscismo di destra... (leggi l'introduzione completa in formato PDF...)
Introduzione PRIMA PARTE 1. Da Europe-Action al Grece di Alain de Benoist SECONDA PARTE 1. La Lega Nord e la piccola patria padana: dalla Libera compagnia
padana a Terra Insubre Conclusioni |