Yu Xiuhua

Esserci ancora

Traduzione di Giuseppe Avino

I due racconti di Esserci ancora, sebbene apparentemente distinti, rispondono entrambi a una necessità narrativa ben precisa: dare voce a un dolore, descritto attraverso due figure femminili ma con una valenza estesamente umana. Le protagoniste sono due donne, che con modalità ed esiti diversi infrangono lo schema che le vorrebbe aderenti alle regole sociali dei luoghi in cui vivono: la campagna, arretrata e chiusa, per Zhou Yu, e la città, frenetica e spietata, per Ai Lan. Due donne (o, se vogliamo, la stessa donna) dotate di una spiccata sensibilità e di una forte emotività che le rende vulnerabili, ma coraggiose al tempo stesso. Quel tipo di coraggio che genera dal dolore. In entrambi i casi vediamo concretizzarsi l’archetipo della sofferenza che diventa forza, ribellione, sfida e, in certi risvolti, sfuggendo al controllo, tocca la follia.

L'Autrice
Yu Xiuhua vive in un piccolo villaggio dello Hebei, nella Cina centrale. È affetta da una paralisi cerebrale che le causa difficoltà di linguaggio e mobilità, ciononostante, si dedica alla scrittura e in particolare alla poesia. Nel 2014 la sua poesia “Ho attraversato mezza Cina per dormire con te" diventa virale sul web, portandola alla notorietà. Nello stesso anno una rivista cinese pubblica la poesia, rendendola ulteriormente famosa. Nel 2016 viene realizzato un documentario su di lei - il sorprendente successo, la relazione con la famiglia e il divorzio dal marito - presentato in diversi festival cinematografici e proiettato anche in Italia. Nel 2017 entra a far parte delle undici personalità "che con il loro impegno hanno contribuito a cambiare il mondo", nell’annuale classifica del New York Times.