La casa editrice |
prossime uscite |
catalogo |
autori |
distribuzione |
Collane |
narrativa |
saggistica |
il bosco di latte |
in utero - musicale |
graphic novel |
la sposa del deserto |
Comunicazione |
eventi |
rassegna stampa |
area stampa |
contatti |
link |
newsletter |
area riservata |
Il progetto Paginauno |
la casa editrice |
la rivista |
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice
|
Occhi di vetro Traduzione, cura e postfazione di Elisabetta Groppo |
2024 12,00 euro
ACQUISTA
LIBRO
|
La vertigine della scelta e il perturbante cambiamento del proprio corpo si fondono nel racconto di Henry James. Occhi di vetro è una perla letteraria che narra la parabola esistenziale e sociale di Flora Saunt, una ragazza fascinosa e consapevole dell’ascendente che esercita su chiunque posi su di essa lo sguardo. Orfana di entrambi i genitori, l’ambiziosa giovane si circonda di pretendenti, ammaliati dalla sua indicibile bellezza. Un potere smisurato che la pone nel dilemma esistenziale della scelta tra l’essere e l’apparire, tra l’ascoltare il proprio corpo che cambia e il darlo in pasto agli occhi altrui per un tornaconto personale. A insidiare la sua ambizione sociale si insinua, difatti, un imprevisto, una paura sconcertante. Illusione e menzogna saranno allora le armi con le quali Flora dipingerà il suo ritratto eterno, all’ombra del quale proteggersi da occhi indesiderati che possano scorgere la sua reale natura. Flora, infatti, conserva gelosamente un segreto che, se svelato, ridurrebbe in frantumi la dimora di specchi che la protegge. Così, quello messo in scena da Henry James si rivela un macabro teatro di maschere: la maschera, allo stesso tempo immagine e nascondimento, incarna il rischio di rivelarsi soffocante per chi scelga di indossarla.
Henry James (1843-1916) è uno dei maggiori autori statunitensi, autore di celebri romanzi – tra tutti Giro di vite e Ritratto di signora – che hanno ispirato produzioni cinematografiche. Appassionato di pittura, ha intrattenuto rapporti con molti artisti e vi ha dedicato numerosi scritti. La sua prosa è frutto di sinestesie che attingono a musica, pittura, architettura, storia, oltre a una riflessione, sottesa alla trama, sulla scrittura come arte e opportunità di critica artistica. Riesce così a rendere le sottigliezze e le sfumature di sentimenti e i processi mentali, sciorinandoli puntualmente sulla carta e comunicandoli con immediatezza assoluta. “Un romanzo è un quadro” e “l’unica cosa che possiamo chiedere a priori a un romanzo, senza esporci a un’accusa di arbitrarietà, è di essere interessante”, scrive Henry James in The art of fiction. Occhi di vetro è un quadro molto interessante.
|